"La guerra viene como un huracán": la poesia di Antonio Machado sulla guerra civile
"La guerra viene como un huracán": Machado's Poems on the Civil War
Parole chiave:
guerra civile spagnola, poesia spagnola, Machado, letteratura engagée, sonetto, Spanish Civil War, Spanish Poetry, Engagée Literature, SonnetAbstract
La prima parte dell’articolo è dedicata ad alcune questioni filologiche che interessano le poesie scritte da Machado durante la guerra civile; in particolare mi concentro su un gruppo di otto sonetti, di cui si sono conservati gli autografi, e sull’edizione spagnola curata da Oreste Macrì dell’intera opera machadiana (1989). La seconda parte è dedicata all’analisi delle poesie: evidenzio l’esistenza di due tipi diversi di poesie, uno schiettamente occasionale, e un altro meditativo, in cui si ritrova talvolta la voce del più grande Machado. L’articolo è dedicato alla produzione poetica, tuttavia fa più volte ricorso alla ricchissima prosa contemporanea (ma anche a quella precedente la guerra civile), spesso in grado di illuminare il pensiero del poeta; e questo ci porta ad un altro aspetto fondamentale della scrittura di Machado durante la guerra civile, ossia la quasi interdipendenza tra versi e prosa. Infine rifletto sulla possibile collocazione nella poetica machadiana delle sue ultime poesie. La conclusione, per sommi capi, è che in queste poesie non si individui nessuna nuova strada in grado di rispondere alla crisi poetica, ma che alla crisi storica ed esistenziale Machado cerchi di opporre il difficile recupero della voce poetica di un tempo. Lo può fare legittimato da una poetica che prende nel tempo diverse declinazioni, ma che rimane sempre fedele al nucleo originario, ossia l’espressione delle ‘resonancias cordiales’; e dal credere che la guerra comporti la rinascita di quei sentimenti necessari all’espressione autentica della sua poesia.
The first section of this article deals with some philological issues concerning the poems Machado wrote during the Spanish Civil War; I will focus in particular on a group of eight sonnets whose autographs have been preserved, and on the Spanish edition of Machado’s complete works edited by Oreste Macrì in 1989. In the second section I will then analyze the poems, and emphasize the existence of two different kinds of poems: the poems of the first kind are straightly occasional, whereas those of the second kind –in which one can find the great poetic voice of Machado– are meditative. Even though this article deals with Machado’s poetic production, it repeatedly turns to Machado’s abundant contemporary prose –but even to the prose preceding the Civil War– which can often enlighten the poet’s thought. This brings us to another fundamental aspect of Machado’s works during the Civil War, namely the quasi-interdependence between poetry and prose. I will finally reflect about a possible arrangement of Machado’s last poems within his entire poetic production. In the conclusion I will show that it is not possible to find in these poems a new way capable of reacting to Machado’s poetical crisis; otherwise, Machado tries to oppose the existential and historical crisis with a difficult recovery of his old poetic voice. Machado can do that as he is legitimated by a poetic expressing itself in different ways across time but keeping faithful to its original core, namely the expression of ‘resonancias cordiales’; he can also do that as he believes war gives birth to those feelings that are necessary for an authentic expression of his poetry.