Frammenti di romances viejos nell’opera di Luis de Góngora

Fragments of romances viejos in Luis de Góngora’s Works

Autori

  • Sara Pezzini CLEA, Paris Sorbonne Université

Parole chiave:

romancero viejo, ottosillabo, riscrittura, risemantizzazione, romancero nuevo, octosyllable, rewriting, re-semanticize

Abstract

L’articolo studia alcune tecniche di citazione del romanacero viejo nella produzione di Luis de Góngora. Se la riscrittura di episodi della narrativa tradizionale in ottosillabi è una costante tematica tipica della produzione giovanile di Luis de Góngora (così come di Quevedo e di Lope de Vega), il poeta di Cordova attinge al romancero anche nella fase più matura della sua opera, con modalità ed intenzioni distinte. La presenza di frammenti romanceriles nel teatro, nel repertorio delle décimas e in alcuni suoi romances, assolve in certi casi alla funzione di rincaro, altre di abbassamento, di antifrasi, di ricontestualizzazione, di risemantizzazione di alcuni celebri passi del più tradizionale dei repertori narrativi in versi castigliani.

This article studies some specific quotation technics of the romancero viejo in the work of Luis de Góngora. While the rewriting of popular episodes of the octosyllable traditional narrative is a constant topic in Góngora’s early work (as is also the case of Quevedo and Lope de Vega), the poet from Córdoba invokes the romancero still in his mature works, though in a different way and intention. The presence of these fragments in his dramatic work, in his décimas and in some of his romances, has the function of enforcing or softening, in some cases of antiphrasis, in some others of updating or re-semanticizing some famous passages of the most traditional narrative source in Spanish verse.

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Pubblicato

2018-05-30

Fascicolo

Sezione

ANCLAS